Franco Chiaiese: “Quest’anno di divertiamo. Con Sanchez rapporto leale e sincero”

Dopo una stagione entusiasmante culminata con il traguardo dei playoff, il Real Forio conferma nel proprio staff tecnico Francesco “Ciccio” Chiaiese, figura storica del calcio isolano e punto di riferimento anche fuori dal campo. In questa intervista, Chiaiese racconta l’emozione di vivere da allenatore nuove sfide con il club del suo paese, il legame con mister Carlo Sánchez e l’importanza della componente umana in una squadra sempre più ricca di talenti locali.
Inizia un nuovo anno sulla panchina del Real Forio, nel tuo paese. Ma prima di parlare della riconferma, vorrei farti una domanda diversa. Ti manca il calcio giocato?“Sicuramente. È una passione che ho fin da piccolo, quindi sì, mi manca tutto: l’adrenalina della gara, la gioia di un gol… sono emozioni difficili da dimenticare. Però la vita va avanti e si trovano nuove passioni, nuovi ruoli. Oggi collaboro come allenatore, ho preso il patentino UEFA C e alleno i ragazzi. Le cose cambiano, ma la voglia resta”.
E quante volte ti viene la rabbia o la voglia di rientrare in campo, magari vedendo un errore?“La rabbia no, ma la voglia sì. A volte mi tornano in mente degli episodi: un’occasione mancata, un gol sbagliato… magari se in quel momento avessi fatto un’altra scelta… Ma l’adrenalina torna, assolutamente. Ogni tanto quella scintilla si riaccende”.
Torniamo al presente. Nuova stagione, nuovo incarico nello staff di mister Sanchez. Partiamo dal bellissimo traguardo dei playoff raggiunto l’anno scorso, uno dei migliori nella storia recente del Real Forio.“Prima di tutto, ci tengo a ringraziare il presidente, lo staff dirigenziale e tecnico, i direttori, mister Sanchez e tutti gli altri per la riconferma. L’anno scorso è stato fantastico. Negli anni da calciatore non avevo mai vissuto emozioni così forti: organizzazione, serietà, applicazione, voglia. La parola chiave? Professionalità. Da parte di tutti: presidente, direttori, mister, staff, magazziniere, tifosi. Le scenografie che ci hanno regalato sono state meravigliose. C’è solo un po’ di rammarico, perché con un pizzico di fortuna in più avremmo potuto coronare un sogno. Ma ora si riparte, ci rimbocchiamo le maniche e andiamo avanti”.
Il tuo rapporto con mister Carlo Sanchez?“Non è solo ottimo, è molto di più. È come un fratello. Non posso dire “come un padre” perché siamo quasi coetanei, ma tra noi c’è un rapporto sincero e, soprattutto, leale. È una persona fantastica, c’è tanto da imparare da lui. Quest’anno ho studiato tantissimo grazie a lui”.
Quest’anno si infittisce la truppa ischitana. Arrivano nomi noti come Filippo Florio e, secondo voci di mercato, anche Beppe Mattera. Come vivi il fatto di ritrovare sul campo persone che conoscevi già da ragazzo?“Con alcuni ho condiviso tanti bei momenti da calciatore. Sono un po’ più grande di loro, ma li ho sempre apprezzati come persone serie e professionali. Con Peppe Mattera c’è anche una forte amicizia che dura da tanti anni. Conosco l’uomo, e so quanto vale. Florio l’ho conosciuto più tardi, ma sapevo già del suo valore tecnico e umano. È molto serio, cura i dettagli, è affidabile”.
E degli altri ischitani che erano già in rosa, come Antonio Di Costanzo, Claudio Mazzella?“Quest’anno li ho visti da un’altra prospettiva, quella dell’allenatore. Sono sempre stati leader, hanno creato gruppo e dimostrato grande professionalità. Nessuna complicazione, anzi. I ragazzi si sono sempre impegnati al massimo”.
E quali sono gli obiettivi per la nuova stagione, che inizierà tra fine agosto e inizio settembre?“Non sta a me definire gli obiettivi, anche perché ancora non ci siamo riuniti tutti. Ma dal mio punto di vista, abbiamo giocatori di altissimo livello. Penso che ci divertiremo anche quest’anno, forse ancora di più. La qualità c’è e si vede già da ora”.
Il Dispari